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Il nuovo Gas-Pro PID Crowcon protegge i lavoratori da VOC e H2S

Parte integrante della popolare gamma Gas-Pro della Crowcon, il nuovo rivelatore palmare Gas-Pro PID rileva un’ampia varietà di composti organici volatili (VOC) presenti in numerose applicazioni industriali. I VOC non sono solo altamente infiammabili, ma anche estremamente tossici a concentrazioni minime.

Lo speciale sensore PID del Gas-Pro è in grado di rilevare anche H2S che, come i VOC, è particolarmente pericoloso per la salute già in concentrazioni molto basse.

I VOC sono presenti in varie sostanze (quali acetone, benzene, vernici, solventi, diluenti, adesivi, sgrassatori, materiali plastici, resine stireniche, carburanti ecc.) impiegate in diversi ambienti industriali, che spaziano dall’industria petrolchimica alle raffinerie, dalle cartiere all’aviazione, dai vigili del fuoco e squadre di pronto intervento chimico alle ditte che si occupano di risanamenti con resine, dall’industria chimica ai reparti di verniciatura delle auto.

Sviluppato come dotazione personale di sicurezza per chi lavora nelle industrie sopra elencate, il Gas-Pro PID monitora in continuo i VOC presenti nell’aria ed avvisa tempestivamente l’operatore mediante allarmi ottici ed acustici molto prima che la concentrazione di questi composti diventi tossica e quindi pericolosa per la salute.

Tra le caratteristiche più importanti del nuovo Gas-Pro PID troviamo:

  • grande display retroilluminato e rivolto verso l’alto per consentire all’operatore di prendere decisioni importanti a colpo d’occhio
  • design robusto ed ergonomico
  • monitoraggio di fino a 5 gas
  • fattore di correzione PID (impostabile) per rilevazione VOC mirata
  • sensore PID ad ampio spettro per centinaia di composti organici volatili
  • modalità di controllo pre-ingresso per evitare l’esposizione dell’operatore a gas pericolosi
  • innovativo indicatore di stato “+ve Safety” a tre colori, visibile da tutte le angolazioni
  • cassa antiurto con protezione IP65

Il rivelatore Gas-Pro PID è indicato per numerosi campi d’applicazione:

Terminal di container cargo
Quando i container arrivano in porto, spesso sono stati in viaggio (e quindi sigillati) per settimane o mesi. Questi container trasportano merci prodotte con colle, solventi e vernici. All’apertura dei container, le persone presenti rischiano l’esposizione ad alte concentrazioni di sostanze pericolose volatili formatisi al loro interno.

Vigili del fuoco e squadre di pronto intervento chimico
Solitamente quando le squadre di pronto intervento arrivano sulla scena dell’incidente non dispongono di sufficienti informazioni riguardo agli specifici pericoli ai quali andranno incontro (ad es. ribaltamento di camion cisterna sulla strada, perdita di sostanze chimiche in un impianto di produzione ecc.). In questi casi la protezione personale è fondamentale.

Aviazione
Per eseguire la maggior parte dei lavori di ispezione e manutenzione dei serbatoi di aerei e dei sistemi ad essi associati, l’operatore è costretto ad accedere all’interno del serbatoio. Anche se svuotato, nel serbatoio rimane sempre qualche residuo di jet fuel, un carburante ad alto rischio VOC.

Industria chimica e petrolchimica
La produzione di importanti materiali come tinture, plastica, detergenti, solventi, vernici, gomme sintetiche, farmaci ecc. avviene nelle raffinerie e industrie petrolchimiche. L’esposizione ai VOC rilasciati da questi materiali e sostanze può avvenire sia durante il loro trasporto, stoccaggio o utilizzo, sia come conseguenza di fuoriuscite accidentali o perdite.

Vernici
I solventi delle vernici sono composti organici volatili e costituiscono un pericolo non solo per l’industria di produzione delle vernici, ma anche per tutte le industrie che ne fanno un largo uso (ad es. reparti di verniciatura auto ecc.).

Industria della carta e polpa di cellulosa
I rischi per la salute associati alla produzione della carta sono causati principalmente dal diossido di cloro in forma gassosa e dai vapori di trementina, entrambi VOC. Il diossido di cloro è un residuo del processo di sbiancamento della cellulosa, mentre i vapori di trementina vengono liberati durante lo spappolamento del legname. Negli spazi confinati di questi impianti possono accumularsi alte concentrazioni di VOC che mettono in pericolo gli operai lì impiegati.

Risanamento condotte con resine stireniche
Le tecniche di risanamento non invasive CIPP (Cured In Place Pipe) richiedono l’utilizzo di resine (molto spesso stireniche) per indurire la guaina che andrà a sostituire la vecchia condotta. Il processo di riscaldamento di queste resine, necessario per renderle malleabili, provoca il rilascio di vapori tossici di stirene.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a consultare la pagina dedicata o a contattarci direttamente.